
Il velista francese Laurent Camprubi, 62 anni, è sopravvissuto 16 ore in una bolla d’aria all’interno del suo Class40 capovolto nell’Oceano Atlantico a seguito della rottura della chiglia, prima di essere salvato dalla guardia costiera spagnola secondo la quale l’impresa è stata “al limite dell’impossibile”
Salvamento Maritimo, l’agenzia di ricerca e soccorso in mare coinvolta, afferma che il navigatore Laurent Camprubi ha resistito nella sua barca rovesciata con “solo 30 centimetri d’aria”.
La barca, un Class40 di 12 metri denominata Jeanne Solo Sailor si trovava a circa 14 miglia al largo delle isole Sisargas, vicino alla regione spagnola nord-occidentale della Galizia, quando si è capovolta. Un segnale di soccorso è stato ricevuto alle 20:23 ora locale del 1 agosto.
La guardia costiera spagnola è riuscita a localizzare la barca capovolta, ma lo stato del mare era troppo agitato per intervenire. Incredibili le immagini che mostrano un subacqueo che viene fatto salire sulla barca capovolta per verificare la presenza di segni di vita. La guardia costiera ha detto che Camprubi ha risposto al subacqueo sbattendo dall’interno dello scafo.

A causa delle condizioni avverse ha dovuto aspettare fino al mattino per essere soccorso, quando la squadra di soccorso ha attaccato palloncini galleggianti allo yacht per impedirne l’affondamento. Pablo Fole, un membro della squadra di soccorso, afferma: “E’ stato un lavoro un po’ duro, non sapendo con certezza dentro ci fosse un sopravvissuto, con la barca che si muoveva molto e il passare delle ore. Nonostante tutto, la perseveranza e il non gettare la spugna ci hanno permesso di salvare la vita di una persona che ha combattuto per 16 ore in condizioni limite per la carenza d’aria”.
La mattina seguente, due subacquei hanno nuotato sotto la barca capovolta e recuperato il marinaio nella bolla d’aria con indosso una tuta di sopravvivenza in neoprene e immerso nell’acqua fino alle ginocchia.

In un post sulla pagina Facebook di Salvamento Maritimo, Camprubi ha scritto: “Grazie, grazie, grazie. Dall’interno della barca ho sentito l’elicottero del soccorso marittimo volare sopra di me. Sapevo… che mi avrebbero salvato, che non mi avrebbero lasciato in pace”.
Tutte le immagini per gentile concessione di Salvamento Maritimo