di Roberta Cassitta

Dal 22 al 26 aprile le aree a terra e in mare del Marina di Olbia si sono animate con un evento fieristico da tanti considerato indispensabile, da alcuni molto utile ma da nessuno inutile. Questo è quanto emerge dall’analisi effettuata dal team del CIPNES addetto alle valutazioni post fiera presso tutti gli espositori che vi hanno preso parte. 

Del resto la città di Olbia e la sua zona industriale ospitano il polo produttivo dedicato alla nautica più grande dell’isola. La zona industriale di Olbia ospita cantieri come Sarda Nautica Olbia, Novamarine, Valdettaro di recente aggiunto alla lista delle aziende dedicate al service ma con l’obiettivo di intercettare il traffico dei grandi yacht, poi G-Tender con i suoi battelli pneumatici di altissima qualità, Maori con i suoi yacht moderni, Apex con le sue creazioni in piccola serie molto apprezzate su mercati anche lontani, Marino con i suoi piccoli open destinati a vedere la gamma crescere, Italnautica con imbarcazioni molto curate nella costruzione e destinate a un pubblico ampio ma già esperto.

Ci sono poi tante realtà dedicate all’assistenza tecnica come cantieri che ogni anno ospitano al loro interno migliaia d’imbarcazioni per il ricovero invernale e l’assistenza tecnica, aziende dedite alla fornitura di accessori e materiali per supportare le attività dei cantieri, maestranze esperte in continua crescita, agenzie di servizi finanziari, assicurativi, turistici, broker e tanto charter. Olbia ormai è di fatto un polo nautico attivo tutto l’anno e le sue dimensioni ne fanno un riferimento in ambito nazionale.

Fiera Nautica di Sardegna ha riunito tutto questo per la prima volta in un evento fieristico, nello stesso luogo in cui le tante attività industriali hanno vita ma soprattutto dove migliaia di barche ogni anno navigano. Il Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna ha intuito l’esigenza delle industrie che nella sua area operano e ha sviluppato un progetto fieristico da tutti riconosciuto come necessario e soprattutto da ripetere fino a farlo diventare un appuntamento fisso.

Il CIPNES sta già lavorando all’edizione del 2023 e il suo presidente, Gianni Sarti, ha dichiarato: “Con il nostro responsabile dell’organizzazione e della gestione, Angelo Colombo, abbiamo fatto un lavoro molto impegnativo per portare tutto questo a compimento, nei soli tre mesi e mezzo che abbiamo avuto a disposizione. Il risultato ci rende molto orgogliosi, tutti gli operatori intervenuti dalla Sardegna e dal continente ci hanno confermato la loro presenza per il prossimo anno. Il prezioso supporto della Regione Sardegna e dell’Assessore Gianni Chessa ci ha permesso di organizzare e realizzare l’evento e di introdurre nelle aree fieristiche anche il progetto Insula, grazie al quale siamo riusciti a finanziare la realizzazione delle infrastrutture, offrendo anche al pubblico una grande opportunità di intrattenimento. Insula ha animato la fiera nelle aree a terra in modo indispensabile, portando la cultura della nostra isola a contatto con il tanto pubblico proveniente dal continente che ha passeggiato lungo le banchine tra le barche e gli operatori del settore nautico. Insula ha organizzato spettacoli, degustazioni delle eccellenze enogastronomiche sarde, abbiamo ospitato anche diversi gruppi musicali della tradizione isolana inclusi i Tazenda.

Abbiamo avuto poi due convegni al giorno affrontando temi ambientali, finanziari, occupazionali e di opportunità del mondo della nautica da diporto. Abbiamo avuto ospiti di grande rilievo e la coordinazione preziosa del nostro Direttore Generale Aldo Carta. Un successo per tutti, gli operatori che hanno concluso affari in questi giorni, i visitatori che sono stati accolti in un contesto di festa per la Sardegna e per la nautica, per noi che sebbene fossimo certi che si trattava di un evento da fare, abbiamo comunque fatto un salto nel buio per il tempo a disposizione. Indubbiamente il rapporto di grande fiducia che sussiste tra il CIPNES e l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna ci ha dato l’opportunità di procedere rapidamente con la realizzazione della nostra idea. Il nostro responsabile ha già raccolto molte richieste di adesione per il prossimo anno, nei prossimi giorni dobbiamo cominciare a progettare immediatamente la prossima edizione, ma questa volta avremo più tempo e soprattutto la consapevolezza di chi c’è stato e chi non c’è stato, che possiamo fare bene quello che abbiamo fatto in questa prima edizione con la soddisfazione di tutti”.

Anche il responsabile organizzativo dell’evento, Angelo Colombo, ha espresso parole di grande soddisfazione: “Quando abbiamo cominciato a lavorare su questo evento, sebbene fossimo tutti convinti della necessità di organizzarlo, abbiamo sfidato il tempo a disposizione e ci siamo tutti impegnati senza riserve. Grazie alla disponibilità del personale del Marina di Olbia è stato possibile gestire il traffico a mare che l’evento ha generato in modo sicuro e soprattutto efficace. Tra le nostre banchine e i nostri stand abbiamo avuto aziende di primaria importanza internazionale che hanno subito ritenuto Fiera Nautica di Sardegna un’occasione da non perdere, confermandoci a fine fiera la loro presenza per il prossimo anno, tra queste Garmin, SACS, Novamarine, Sarda Nautica Olbia, Ingemar, G-Tender, Sea Water e molti altri produttori d’imbarcazioni e accessori.

Abbiamo ospitato anche numerose agenzie impegnate nell’offerta di servizi turistici, agenzie assicurative, finanziarie, broker per il charter e la compravendita, tutti si dicono soddisfatti e soprattutto pronti all’edizione 2023. Non posso nascondere che avendo visto per mestiere molte prime edizioni di fiere nautiche oggi anche blasonate, non potevo personalmente ipotizzare un successo di partecipazione e soddisfazione come quello che abbiamo registrato, sebbene la straordinaria partecipazione ci abbia costretto tutti a un lavoro straordinario. Siamo già pronti a costruire la prossima edizione, Olbia ha tanto da offrire alla nautica da diporto, non solo per noi amanti del mare e delle barche, ma anche per il tessuto sociale locale che ha la possibilità di accedere a una varietà di professioni dedicate alla nautica da diporto che in molti neanche immaginano. Uno degli obiettivi di questa fiera era anche quello di far entrare maggiormente in contatto la città con la grande risorsa industriale di cui dispone.

Abbiamo avuto poi visite da tutta Italia e da molti paesi europei, in particolare Spagna, Francia e Germania. L’ingresso era gratuito ma grazie a un’applicazione con la quale era possibile registrarsi e ottenere il biglietto gratuito, abbiamo potuto monitorare il movimento in fiera di persone provenienti da aree anche lontane. Questo significa che la fiera contribuisce a movimentare il turismo oltre che offrire un’opportunità, come è stato, per far incontrare nuovi clienti ai tanti operatori della zona.

Per il prossimo anno sarà necessario dialogare di più con i trasporti e le aziende ricettive del territorio per agevolare l’arrivo ulteriore di visitatori stranieri e continentali. Uno degli obiettivi di questo evento era anche quello di allungare la stagione turistica e per questo è stato impostato tecnicamente come una fiera nautica, ma nel suo percorso come un festival della Sardegna e della nautica. Pubblico ed espositori hanno apprezzato il format e ci hanno anche perdonato qualche sbavatura in virtù del risultato ottenuto, questo ci dà una grande energia e per la prossima edizione abbiamo un anno intero per lavorare. Oltre 15.000 presenze nei quattro giorni di fiera hanno animato la fiera e portato tanto ottimismo a tutti, dagli operatori che hanno anche concluso affari importanti nonché maturato tanti nuovi contatti, a noi che ci abbiamo creduto e ottenuto un risultato superiore alle nostre aspettative”.

92 stand a terra, più i circa 20 dell’agroalimentare sardo, 97 imbarcazioni di cui la maggior parte nuove, tanta vela grazie ai catamarani di NSS Yachting che ha esposto anche i monoscafi Beneteau, poi una sfilata di Dufour esposta da Yachting In Sardinia, tanti gommoni della produzione nazionale e locale dove una lunga e prolifica tradizione si esprime con mezzi sempre più ricercati, imbarcazioni provenienti dal continente come Tuccoli, Phiequipe, Occhilupo, SACS, Pirelli, Nuova Jolly e molti altri. Presenti anche scafi proposti in charter e in vendita dagli operatori delle agenzie di broker locali, sebbene questi abbiano rappresentato una minoranza rispetto i tanti scafi a vela e motore nuovi, ma ciò nonostante hanno rappresentato un’attrazione per molti visitatori che hanno visitato Ferretti Yachts, Pershing, Cantieri di Sarnico, Tiara, Pursuit, Hatteras, Everglades, AQA, Grand Banks. Tra gli accessori spiccano i nomi di Garmin, poi i tanti toys proposti da Sea Doo che ha esposto anche moto d’acqua, Ingemar e molti altri marchi presenti in modo diretto o con le reti commerciali locali. Motori fuoribordo Mercury, Yamaha, Honda, Suzuki, Tohatsu, gli elettrici Torqueedo, gli entrobordo FPT, Yanmar, John Deere. Una fiera dove l’appassionato ha potuto trovare la nautica in tante diverse declinazioni, dal toys allo yacht, passando per agenzie di charter, broker, operatori finanziari, cantieri, accessoristi e molto altro che nella prossima edizione si annuncia ancor più ricca di contenuto.

Molte le prenotazioni raccolte per il prossimo anno dagli organizzatori durante l’ultima giornata di fiera, incluse quelle degli operatori più importanti ma lontani che non sono riusciti per ragioni di tempo a essere presenti.

E’ stato già avviato il processo di analisi e studio per individuare i pilastri dell’edizione 2023, sebbene i tre sui quali si è retta quella appena conclusa, ossia la presenza di tanta nautica, del progetto Insula e l’organizzazione di convegni sulle molteplici tematiche che coinvolgono la nautica rappresentino una costante. Nelle prossime settimane saranno resi noti i dettagli dell’edizione 2023 e lo staff del CIPNES avvierà da subito il processo di progettazione e costruzione di un evento che si annuncia già in forte espansione.

www.fieranauticadisardegna.it

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